IL MUSEO DELLE PROMESSE INFRANTE
di Elizabeth Buchan – Editrice Nord
Italia 2020
Immobili. Tutta la vita fermi su quella banchina ad aspettare un treno che non è mai arrivato.
Quanto pesano tutte quelle promesse infrante, come ci cambiano radicalmente nel profondo, appesi ad un perché che sicuramente non arriverà mai.
Da questa profonda ferita nasce “Il museo delle promesse infrante”.
Anche io porterei il mio curriculum al museo, perché qui si lavora per passione no per necessità, questo viene fuori dalle pagine del libro che grazie ad una narrazione scorrevole e piena di dettagli intrappolano e accolgono il lettore trasportandolo in realtà diverse, ma legate tra loro da un filo rosso di amore e nostalgia. Amore tra persone e amore verso una patria sottomessa e privata del suo bene più grande: la propria identità.
In primo piamo abbiamo una Parigi oggi, in bianco e nero, dismessa come la nostra protagonista Laure, la curatrice del “museo delle promesse infrante” dove le persone, che normalmente si sentono escluse dai canali istituzionali, portano degli oggetti speciali che hanno qualcosa da dire, rappresentano una promessa infranta: ciò che poteva essere ma….Gli oggetti perdono il loro lato materiale per diventare emozioni, sentimenti. A rendere unico questo posto sono le didascalie offerte dalla gente comune che diventa la vera protagonista.
Questi doni fatti al museo permettono alle persone di accettare e superare la propria perdita, ciò che è andato storto nella propria vita per poter ricominciare, purificati dall’abbandono di un enorme peso.
In secondo Piano c’è la Praga comunista degli anni 80’ e, una giovane e ingenua Laure che nell’estate del’ 86’ lavora come ragazza alla pari per una potente famiglia Ceca: i Kobes.
Qui, in un teatro di marionette, incontra l’uomo che aspetterà per tutta la vita : Tomas, musicista degli “Anatomie” , con la loro musica si oppongono al regime per il rispetto dei diritti e delle libertà individuali.
Tomas, come la marionetta del Pierrot, si rifiuta di essere manovrato da un burattinaio: “il regime comunista” che osserva e ostacola i movimenti e i pensieri dei propri cittadini per favorire l’utopia del “bene comune”.Il ragazzo pur conoscendo le conseguenze delle proprie idee , ama così tanto la vita da rifiutare qualsiasi compromesso.
L’amore e la grande voglia di vivere spesso attirano sguardi pericolosi pronti a tutto per fermare la propria gelosia.