Il Colibrì – Sandro Veronesi
La Nave di Teseo Editore – 2019
Non riesco a smettere….piccole lacrime scendono giù verso il naso fino ad intrappolarsi nella mia bocca e li le parole che si ripetono: non è possibile. Perché il dolore si appiccica a certe persone, di continuo, senza lasciarli in pace.
Una vita fatta di legami che si spezzano è questo il destino di Marco Carrera, medico oculista chiamato Colibrì per il suo aspetto minuto e fragile che fin da piccolo ha dovuto conoscere la fragilità della mente umana.
Marco è nato in un’apparente felice famiglia borghese che va in mille pezzi dopo le vicende della sorella Irene. Legato da sempre ad un amore giovanile che ha idealizzato e consacrato come unica cosa autentica della sua vita a confronto di un matrimonio basato sulla bugia e fragilità umana.
Il protagonista ha una figlia Adele che ama in maniera profonda ed è costretto a crescerla da solo per la distanza emotiva dalla madre. Grazie alla sua forza di rimaner immobile nonostante tutte le prove che il destino gli presenta e dando spazio a quelle che sono le sue passioni, riesce a portare avanti l’obiettivo della sua vita: aiutare a crescere “l’uomo nuovo”, l’uomo del futuro, impersonificato dalla sua bellissima nipotina Miraijin.
L’immobilità del colibrì settanta battiti al secondo, per rimanere dove già si è, si unisce al concetto di resistenza che richiede tanta forza ed energia per rimanere salvi e lucidi quando tutto intorno a te sta crollando.